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MAPUCHE
Il popolo mapuche
Il popolo mapuche nasce come unione di gruppi nativi del Centro-Sud dell’attuale Cile e Argentina.
Si tratta di una comunità autoctona, che nasce quindi come appartenente a una terra: il territorio ancestrale chiamato Wallmapù (“la terra circostante”) e che oggi coincide con l’area dell’Araucania cilena.
Il termine si riferisce a un’etnia molto ampia che comprende vari e diversi gruppi che hanno in comune strutture sociali, politiche ed economiche e che vedono come aspetto culturale principale un forte legame con la terra e il mare.
Lingua e cultura
Un decisivo elemento di coesione è la lingua: si distingue per zone
e ha come principale
riferimento il Mapudungun per i mapuche di terra e l’Uiglice per i mapuche Huillice, detti anche mapuche del mare.
Altrettanta importanza hanno le differenti bandiere, a simboleggiare la presenza viva di queste comunità.
A caratterizzare e delineare la dignità della comunità mapuche è infatti il forte senso identitario che a distanza di secoli continua a essere mantenuto e rilanciato attraverso l’originario messaggio di rispetto nei confronti della natura e di ciò che ci precede e ci fonda.
Storia
Popolo fin da subito dotato di grande forza e desiderio di indipendenza, resistette ai tentativi inca di assoggettamento, agli stessi tentativi da parte dei colonizzatori spagnoli durante la metà del secondo millennio, e dovette anche difendersi contro lo stato cileno che venne a formarsi successivamente e che tentò di mettere mano alle terre e ai valori della comunità. Questo fino ad arrivare a oggi, in cui la lotta non si può ancora dire conclusa.
Il numero approssimativo di individui che compongono questo popolo, divisi tra Cile e Argentina, è di un milione.
Si tratta di un numero che, prendendo come esempio la storia, non rinuncerà facilmente alle proprie radici.
Porto Aguirre, Isla Huichas - Patagonia cilena